lunedì 27 luglio 2009

Zigaina lustro per il Friuli Venezia Giulia

(foto di Danilo De Marco)


A partire dal 21 marzo presso la meravigliosa Villa Manin di Passariano è in corso la mostra Zigaina
opere 1942-2009. Il magnifico omaggio che la Regione Friuli Venezia Giulia fa al suo illustre figlio è qualcosa di davvero toccante, sia grazie alla suggestione creata dalle opere dell'autore, sia a quella prodotta dall'ambiente espositivo, che ad ogni visita svela un lato nuovo ed innaspettato di se (fantastico infatti il soffitto affrescato che si celava sotto quello settecentesco nella camera di Napoleone). Personalmente non conoscevo ne l'artista ne le suo opere, infatti la mia attenzione è stata catturata dai coloratissimi cartelloni pubblicitari e dall'ottima critica di conoscenti che già erano andati a seguire il percorso espositivo.
Le prime opere mi hanno lasciata perplessa per il loro evidente richiamo al già visto, velocemente pe
rò questa sensazione scompare e la dimensione delle immagini diviene via via più personale e legata ai luoghi e alle genti; ai coloro della campagna friulana e la sua vita oltre che alla sua politica. I riferimenti alla classe operaia e contadina friulana degli anni '50 e '60 sono chiaramente rappresenti, così come i simboli di quel mondo : come la bicicletta o gli atrezzi agricoli che rimandano ad un tempo che per uno spettatore della mia generazione si perdono nella preistoria, ma in realtà raccontano dell'altro ieri.
Emotivamente sconvolgente poi il passaggio ad uno stato dell'immagine quasi subbliminale o metafisica, l'oscurità e l'anatomia si fondono e si confondono in opere sublimi ma alcontempo angoscianti e spaventose.
Il rapporto con il padre, espresso nelle opere espresse nell'ultima sezione invece, mi ha incuriosita parecchio ... i quadri mi hanno raccontato di un forte conflitto, ma sarà davvero così?
Geniele invece gli ultimi pezzi esposti : girasoli così come le prime opere, ma oramai lontani dai primi dipinti così simili ad un certo Vincent, fiori sciolti, annodati che si confondono nel e con il coloro,mai banale,mai reale sempre e comunque legato alla vibrazione emotiva dello spirito e non all'analisi e alla descrizione dell'occhio.
A conti fatti davvero una bellissima mostra, che premia il lavoro di un grande artista, proprio nella sua terra natia.

La mostra sarà aperta fino al 30 agosto 2009
Dal 26 settembre nello stesso polo espositivo si aprirà "Da Caubert a Monet" altro evento artistico al quale non intendo assolutamente mancare.
http://www.villamanin-eventi.it/

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